“Le donne, il mistero” è il titolo emblematico della personale che Luisella Bozzi Torta ha allestito alla libreria AlphaBeta ad Asti. E’ una serie di opere dedicate alla figura femminile… Le forme, ora evanescenti ora filtrate da nuvole rade che avvolgono il viso, ora dai tratti ben delineati, evocano sempre atmosfere quasi metafisiche. E’ questo il linguaggio con cui l’artista ama esprimere la propria vena poetica, servendosi di una tecnica di cui possiede la più assoluta padronanza.”
(Armando Brignolo – La Stampa Torino)
“Le sue donne colte negli attimi di massima riflessione e apparente abbandono, sono segni caratteristici di un sentire assai profondo, di una qualità di vedere la realtà che trascende i canoni tradizionali, per giungere a soglie molto travagliate, ma limpide nel loro significato.”
(Mario Bruno – Il Piccolo – Alessandria)
“La pennellata si è fatta asciutta e precisa, vividamente modellante la forma. Essenziale nella visione figurativa, come continuamente sviluppatesi da una base data, in contrasti di chiaro-scuro, in pezzature luminose, a far sentire con forza il risalto plastico. E si vedano certi “studi” di nudo, soprattutto così ben calibrati nelle proporzioni e così efficacemente colti nella loro presenza sofferta.”
(Silvia Taricco – Astisabato Asti)
“La struttura del quadro e lo stesso linguaggio del segno sono apertamente ispirati allo stile della grafica così come viene generalmente utilizzata nel campo della pubblicistica. Ciò contribuisce a evidenziare il messaggio senza lasciarlo scadere nell’illustrativo o nel retorico. L’aggressività polemica del femminismo di Luisella Bozzi è l’aggressività stessa della pittura. La pittura, in altri termini, assolve alla sua funzione specifica che è appunto di essere espressiva per se stessa; per il codice di lettura che contiene. Sotto questo profilo si può dire che i nudi femminili si elevano al disopra della funzione di veicolo per “bella pittura” e diventano simbolo della condizione della donna.
Per quello che può valere, in tempi di sbrigativa rinuncia alla ricerca all’interno della pittura, noi pensiamo che questa mostra sia soprattutto interessante sul piano più propriamente pittorico”
(Valerio Miroglio – La nuova provincia – Asti)
“La donna, con i suoi grandi eterni problemi è infatti la protagonista di questa sensibile e graffiante mostra… Una presenza femminile che trae forza dalla purezza lineare e compositiva delle figure ove più accentuati appaiono le problematicità, lo smarrimento, la mancanza di risposte al suo vivere, al suo crescere, al suo scavarsi un ruolo giusto e reale nel mondo.”
(Marida Fausone . Gazzetta d’Asti – Asti)
“Il coinvolgimento intimo è rivelatore, le emozioni si cercano sottilmente in nuove sospensioni e l’occhio che guarda è l’occhio dell’anima.
…Splendore e bellezza, ma anche accettazione, in un segreto ritrovato, e cura vigile della grazia.
…E’ l’io il nostro paesaggio interiore che si dilata a comprendere l’oltre da noi come in un abbraccio leggero. … Così noi siamo tutti i nostri tempi e luoghi, storia vivente che si dipana lieve, e nell’essere donna si sospende in bellezza segreta e rivelata.”
(Viviana Vivarelli – Bologna)
“L’universo del femminile, con l’enigmacità eterna che avvolge l’essere donna.
La pittura e il disegno di Luisella – con quei colori che ora si accendono aggressivi e ora si smorzano volutamente ambigui- sono al contempo tenui e decisi ed hanno la capacità narrativa di evocare situazioni, esperienze, drammi, direzioni diverse di un cammino costellato di maternages…”
(Alfredo De Paz . “Bologna Incontri” – Bologna)
“Eleganza, realismo delle forme, mistero e profondità di sentimenti si fondono all’Opera di Luisella Bozzi Torta, coniugando insieme un lato di umanità e di serenità interiore con una parte più oscura, misteriosa, forse sofferente, realizzando perciò completezza, armonia e senso di grande equilibrio interiore”
(Christian Demichelis – Asti)
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